Proposte politiche nulla, tanti numeri sparati a caso (“Il 25% dei migranti è tornato a casa grazie ai rimpatri”, dimenticandosi di dire che quel 25% gridato a 100 decibel corrisponde a 9 persone) e dal Senato alle segreterie i pezzi grossi di questa destra cialtronesca capace solo a gestire il potere e raccontarle grosse, si prepara a far naufragare i referendum.
Argomenti politici? Nessuno. Per usarli bisogna averli. Dunque non rimane che il l’oligarchico qualunquismo da bar sport periferico, più periferico possibile, per lanciare i propri consiglierei di non andare a votare, poi magari ci andrei, o il solito starei a casa coi miei figli, a rimarcare l’importanza della famiglia per una destra che alla famiglia è così attaccata da farsene più di una, tra un divorzio e l’altro – sono sempre figlioli di quelli che il divorzio non lo volevano – tanto per seminare di chiodi un percorso già accidentato: gli Italiani non hanno mai amato particolarmente lo strumento del referendum, salvo quando serviva sul serio.
Così si potrebbe addirittura lanciare una proposta, aumentare il numero di firme necessarie per presentarlo (a un milione, ad esempio) ed eliminare lo strumentino del quorum così che vince il sì o il no di chi a votare ci va. Se poi è una minoranza della sparuta maggioranza che va a votare le destre non potranno certo lamentarsi, dato che pure loro vincono sul totale di due terzi degli italiani che vanno a votare. Non ci sarebbe molto da scandalizzarsi.
Così mentre ci si aspetta inutilmente un rigurgito di saggezza di questa classe politica che non governa per fare andare avanti il paese, ma per mostrare al Paese che ha conquistato il potere, come la matrigna di Cenerentola, diciamo, continuiamo a goderci i vari consiglierei di non andare a votare, poi magari ci andrei, o il solito starei a casa coi miei figli. Come se tutto questo fosse funzionale al benessere di un paese in perenne decrescita, la cui produzione industriale cala ininterrottamente da 26 mesi e dove la presidente del Consiglio parla solo per raccontarle grosse facendosi confermare in televisione dai soliti prezzolati, sempre loro e quasi sempre gli stessi.
(14 maggio 2025)
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