di Giovanna Di Rosa #Repubblica twitter@gaiaitaliacom #Informazione
La nuova proprietà di Repubblica, quella delle radio gnè gnè e della peculiare visione della libertà di opinione, superbamente incarnata dal nuovo direttore, ha preso una porta in faccia di non poco peso, perché a sbatterla, quella porta, è stato Bernardo Valli, un monumento del giornalismo italiano che lascia il gruppo la cui nuova proprietà si è permessa di far fuori dai palinsesti e dalle collaborazioni professionisti come Concita De Gregorio e Oscar Giannino.
In una lettera inviata a Molinari, Valli avrebbe criticato la vicinanza del direttore al governo israeliano, vicinanza che minerebbe addirittura la libertà di espressione dello stesso Valli al quale è stato chiesto di modificare un pezzo forse troppo anti-Nethanyahu. Il direttore Molinari, che vanta tra i nuovi collaboratori del quotidiano la nuova corrispondente da Gerusalemme che più di destra non si può, è riuscito a perdere in poche settimane Enrico Deaglio, Gad Lerner e Pino Corrias. Insomma, una strage. Culturale, si intende.
Bernardo valli è nato a Parma nel 1930.
(16 settembre 2020)
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