di Gaiaitalia.com
Lui è Peter Singer, filoso della liberazione animale, della “parità” tra uomini ed animali, a lui si deve il termine “specismo” che indica, non del tutto a torto, il razzismo dettato dalla presunta superiorità dell’uomo verso le altre forme di vite.
Difficile seguirlo nel suo delirio relativo all’infanticidio di bambini handicappati, necessario – a suo dire – per evitare costi insostenibili alla società. Singer, australiano trapiantato negli USA, ha ribadito la sua orrida tesi durante un’intervista radiofonica riferendosi ai bambini portatori di handicap con il pronome “it”, neutro, che in inglese si riferisce alle cose e non agli esseri umani.
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(19 maggio 2015)
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