di Daniele Santi
Se date un’occhiata in giro vedrete che i giornali italiani so soffermano tutti sulle banane contro il razzismo (splendido hashtag #tuttiscimmie, come se le scimmie non mangiassero anche patate ed altre scimmie) e celebrano Alves, calciatore del Barcellona (squadra del cuore di chi scrive) ed il suo gesto di “geniale ironia“.
Bisogna pur celebrare un gesto semplice ed ignorare gesti gravi – come il nostro collaborativo amico collaboratore Bo Summer’s ci ricorda con i suoi, quelli sì, intelligenti tweets – come quello dei neofascistelli del Liceo Giulio Cesare di Roma dove i testosteronici post-adolescenti hanno manifestato al grido di “Maschi Selvatici no checche Isteriche” preda del loro isterismo anti-gay provocato da un libro.
Della questione si parla, in particolare su Il Messaggero, parlando di “professori denunciati”, di “contenuto pornografico e osceno, che non può non urtare la sensibilità dell’uomo medio, specie se si considera che tale divulgazione era diretta ad un pubblico composto da minorenni” da qui – essendo gli allievi di un’età compresa tra i 14 ed i 16 anni – si ipotizza il reato di corruzione di minore.
I noefascisti di Forza Nuova ritengono che i giovani siano stati “obbligati a leggere il romanzo a forte impronta omosessualista [sic]” e sottolinenano che alcuni passi “rivelano, in realtà, un chiaro contenuto pornografico”.
Vedremmo volentieri titoli di giornali parlando di “geniale idiozia” quando episodi di violentissimo razzismo che limitano la libertà altrui vengono presi invece sotto gamba.
Sulla denuncia e sui mezzi per impedire che vengano sottoposti a minori opere che si ritiene non debbano esserlo – per i più svariati motivi – lasciamo al senno [sic] altrui il giudizio e le azioni da intraprendere.
Noterete dalla foto che i giovani neofascisti si coprono il viso mentre invadono i corridoi della scuola. Per avere coraggio bisogna infatti essere in tanti e non farsi riconoscere.
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