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I salvatori della patria aboliscono le province a favore di unioni di comuni e città metropolitane, qualcuno ci spiega la differenza?

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Enrico Letta 01di Giancarlo Grassi

Insomma tra offese al PD e ragionamenti contorti sul decreto del fare, si è fatta notte inoltrata e poi mattina per discutere di questo e quell’altro e ancora non s’è combinato quasi nulla, a parte rimandare la discussione della Legge contro l’Omofobia a data da destinarsi.

Sembra intanto, che tra i numerosi scontri tra fazioni, con Sel che gioca come sempre ad essere vergine e martire, il M5S puro e duro che come son puri loro nessuno, gli strali sulla serietà del PD e il Pdl che si gode il governissimo che protegge capo e capetti qualcosa sia successo, si aboliscono le province a favore di Unioni dei Comuni e Città Metropolitane, ci spiegherete speriamo a) le differenze, b) i costi, così che possiamo cominciare a sbellicarci dalle risate subito.

L’organo ufficiale di Letta e Renzi, Europa, scrive gaudente:

(…) vengono istituite dieci città metropolitane – oltre a Roma ci sono Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria – che assumeranno molte delle competenze che ora spettano alle province. Oltre alle città metropolitane, il ddl prevede la possibilità di creare «unioni di comuni», che pure potranno farsi carico di questioni oggi affidate all’amministrazione provinciale. Il nuovo ente, le città metropolitane, saranno un baraccone che viene affidato al sindaco della città attualmente capoluogo di provincia e ad un collegio formato dai sindaci dei comuni limitrofi che entro il 28 febbraio 2014 avranno deciso di aderire alla città metropolitana. Su questo punto il sindaco di Roma Ignazio Marino, presente al consiglio dei ministri, ha fatto presenti le sue perplessità: “Così com’è scritta la legge, in questo momento un comune può aderire solo se confinante con altri comuni che hanno già aderito”.

Insomma, ci stanno togliendo le province per regalarci un altro meccanismo di gestione facinoroso, che avrà presumibilmente bisogno di un’elefantiaca burocrazia, alla faccia di chi vuole “svecchiare” il paese. Speriamo che tra un salvatore della patria e l’altro, una presa in giro ad un ammalato e l’altra, un insulto e l’altro, un sorriso ed una coltellata, lor Signori trovino anche il tempo di dirci quanti soldi si risparmieranno con la nuova trovata e quanti se ne spenderanno.

 

 

 

 

 

 

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