In politichese vuol dire, se proprio devono stare lì a soffrire meglio darli a una coppia gay, che non è esattamente una dichiarazione di fiducia, ma è comunque un’apertura, che basta per scatenare quel “lasci stare i bambini” che molti genitori pensano portando i loro figli al catechismo.
E’ stata la leghista risposta di Lussana all’empatica (sic) dichiarazione di Galan, eminenza grigia (dio mio!) del Pdl, scaturita dall’esperienza personale del politico che per sua stessa ammissione ha cambiato idea sulle adozioni dopo avere “visto i bambini negli orfanotrofi di Ucraina e Venezuela che non avevano nessuna speranza di ricevere una carezza nella vita” ha capito “che sarebbero stati meglio con due papà o due mamme”. Eravamo su La7, ad Omnibus. Galan sembrava sincero.
La pasionaria leghista Lussana ha prontamente risposto: “Giancarlo Galan vada pure a caccia dei voti liberali, ma per favore lasci stare i bambini (sic) visto che dimostra di essere ignorante in materia di adozioni (…) il problema non è aprire le adozioni alle coppie gay perché nel nostro Paese mancano coppie eterosessuali disponibili, bensì quello di accelerare la procedura per le adozioni nazionali e internazionali”.
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