Comunicato stampa
“La riunione di Consiglio straordinario prevista per domani (oggi n.d.r.), dedicata ai temi dell’omofobia, della formazione, dell’hiv e delle famiglie e aperta alle associazioni lgbt, non è stata convocata. Era stata programmata (e annunciata alla stampa) sulla base della mozione n.63 del 20 ottobre 2013, approvata all’unanimità dall’Assemblea capitolina e firmata da tutti i capigruppo. Sono scandalizzata dall’arroganza con la quale la gestione dell’Assemblea capitolina si sottrae al rispetto delle regole, degli impegni politici e soprattutto delle persone. Mi ritengo indignata come consigliera, come professionista, come omosessuale e come donna per l’offesa che ricevo e che purtroppo reco a tutte le associazioni che hanno lavorato e che aspettavano di essere convocate, alle quali porgo le mie scuse. Come al solito, sono sempre le donne che lavorano e ci mettono la faccia: ringrazio per il loro impegno la consigliera Tempesta e l’assessore Cattoi”.
La nota di Imma Battaglia continua, durissima: “E’ invece scandalosa una gestione dell’Assemblea secondo personali scelte di tempo e di opportunità, che sottraggono tutti noi agli impegni presi, tenendoci in sospeso senza farci sapere nulla. Si tratta di questioni elettorali oppure della solita ipocrisia di facciata rispetto al tema omosessuale? Chiedo la convocazione urgente del Consiglio comunale, fermo da due settimane. Pretendo di capire che esempio stiamo dando ai consiglieri municipali che hanno votato i registri delle unioni civili e issato la bandiera Rainbow. Tutto questo non corrisponde alla mia idea della politica e della democrazia e mi lascia, prima che indignata, profondamente demotivata”.
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