Sino all’ 8 Gennaio 2012, la bella mostra GLI ANNI FOLLI, La Parigi di Modigliani, Picasso e Dalì, 1918 -1933. Inaugurata lo scorso 11 Settembre, e vista solo domenica scorsa (23 ottobre, ndr),
giorno autunnale ventoso e di cieli percorsi da nuvole bianche, poiché il giorno del vernissage coincideva con quello della premiazione della Biennale Cinema. Tutto sommato meglio, per tastare il polso di un successo che si annunciava già assicurato, dati i nomi presenti nell’ampio novero delle opere scelte, ed in una giornata festiva di temperatura gradevole che non obbligava a gelare in coda, come accadrà, sicuramente, fra poco.
Notevole affluenza, dunque, ma anche ottima organizzazione per scaglionare i molti gruppi. Certo, anche se le sale non sono moltissime, e, come sempre, l’esposizione non è intasata, la visita risulta lenta, siccome nella prima sala ci sono solo due tele, una di Renoir, e l’altra di Monet! Nella seconda poi ci sono due Modigliani, Chagall, Soutine e Calder, fra gli altri, ed è chiaro che fra l’emozione e l’interesse, il pubblico si ferma a lungo. Il percorso è comunque agile ed intelligente ad evocare la FESTA MOBILE parigina di quegli anni, come ebbe a definirla Hemingway. I nomi ci sono tutti, così come le correnti. Notevole l’effetto della “sala teatrale” in penombra, dove sono esposti costumi firmati da Larionov, De Chirico e Matisse, oltre ad una maquette di Léger per LA CRÉATION DU MONDE del 1923, ed anche di quella degli italiani con le presenze di De Pisis, Savinio, De Chirico (ancora!), Campigli, Severini.
Non mancano Mondrian, Arp, Ernst, Man Ray, e molte cose di Duchamp, ovviamente. Una bellissima tela di Tamara de Lempicka del 1925: IRÈNE E SUA SORELLA che mi ha fatto pensare a Zelda Fitzgerald, un’altra donna elegante, come la pittrice nella Parigi di quegli anni! Ancora lo sfortunato Delaunay ed un’ampia scelta di foto. Consigliabilissimo il catalogo edito da Ferrara Arte.
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