di Redazione Cronaca
Lo scorso 16 ottobre la Polizia di Stato ha condotto un’attività di “alto impatto investigativo”, in materia di giochi e scommesse illegali nelle province di Roma, Milano, Napoli, Palermo, Caserta, Latina, Varese, Venezia, Verona e Brindisi.
L’operazione, coordinata dal Nucleo Centrale della Polizia dei Giochi e delle Scommesse dello SCO (Servizio Centrale Operativo), in stretta sinergia e collaborazione con l’Ufficio Controlli della Direzione Giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, rientra in una più ampia strategia di contrasto che vede l’impiego dell’expertise investigativa della Polizia di Stato misurarsi sul fronte nazionale ed estero del gioco illegale e delle scommesse, secondo nuovi e sempre più efficaci modelli organizzativi.
Le attività, che hanno avuto come specifico focus la gestione delle scommesse sportive presso i punti della rete fisica diffusi sul territorio, sono state condotte dagli specialisti della “polizia dei giochi e delle scommesse” operanti presso le dalle Squadre Mobili e le SISCO competenti per territorio, nonché dalle strutture territoriali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, e dalle articolazioni della Polizia Amministrativa e Sociale delle Questure.
L’operazione ha investito diverse città, a partire dalla Capitale, dove gli operatori hanno controllato più sale scommesse, tra i quartieri Nomentano e San Giovanni, al cui interno venivano identificati avventori e pregiudicati ed elevate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo pari a 10 mila Euro. In una circostanza, è stata rilevata l’assenza, obbligatoria ex lege, del titolare dell’attività o di un suo preposto, contestando la violazione delle norme stabilite dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
Il dispositivo, che ha capitalizzato l’ormai collaudata sinergia tra Polizia di Stato e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli al fine di ottimizzare la capacità di contrasto alle forme più evolute di illegalità nel settore del gioco, ha visto in campo, su tutto il territorio nazionale, di oltre 160 unità, con l’impiego diretto degli “specialisti” provenienti da Squadre Mobili e SISCO di tutto il territorio nazionale, formati negli appositi corsi di qualificazione nel settore dei giochi e delle scommesse organizzati dalla Direzione Centrale Anticrimine, nonché esperti dell’Agenzia con spiccate capacità di analisi dei flussi di gioco e contrasto alle irregolarità degli apparecchi da gioco.
L’operazione ha, peraltro, consentito di attualizzare la costante opera di controllo dei luoghi pubblici e degli esercizi di gioco, focalizzando l’attenzione sulle possibili interessenze economiche e sui rischi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore del gioco, talvolta attuata mediante sofisticate tecniche di riciclaggio e reimpiego dei beni di provenienza illecita.
(18 ottobre 2025)
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