Quella che sembra essere l’ennesima manovra politica di Salvini di strettissimo respiro ad uso propaganda immediata che non va oltre quello che succede tra tre giorni, sembra servita. Con una serie di affermazioni che sanno di bluff da lontano Matteo Salvini ha rilasciato l’ennesima vuota affermazione politica che sembra voler affermare l’assoluto, ma non arriva nemmeno alle prossime elezioni (che si chiudono il 26 maggio).
Secondo Salvini il terzo mandato “non lo vuole nessuno tranne noi” cioè loro: i leghisti. E con un esercizio di lettura politica che definire campato in aria è eufemistico afferma: “Per me è una sottrazione di democrazia” – cosa è una sottrazione di democrazia? Possiamo continuare a sentire affermazione come questa senza che vi sia alcuna contestualizzazione di ciò che si dice e del perché – “io faccio le battaglie ma se in Parlamento vota a favore solo la Lega e tutti votano contro, dal Partito democratico al Movimento 5 stelle, da Fratelli d’Italia a Forza Italia, ne prendo atto ma fanno un errore perché tolgono ai cittadini la possibilità di scegliere”.
Dunque se non c’è il terzo mandato non ci saranno più elezioni, questo dobbiamo capire?
Il fattaccio è costituito dalla decisione del Consiglio dei ministri di impugnare la legge approvata dalla Provincia autonoma di Trento, che aprirebbe la strada a una terza candidatura consecutiva del presidente leghista Maurizio Fugatti. L’avessero chiamata sottrazione di poltrona avremmo capito meglio. E avremmo capito pure come mai leghisti sono così incazzati sulla questione.
Persino il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani ha preso posizione per il “no” al terzo mandato, parrebbe addirittura che abbia parlato senza dettatura della famiglia Berlusconi. A volte si ottengono risultati inaspettati.
(25 maggio 2025)
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