19.4 C
Milano
18.9 C
Roma
Pubblicità
Roma
cielo sereno
18.9 ° C
20.9 °
17.6 °
65 %
1.5kmh
0 %
Mer
23 °
Gio
25 °
Ven
26 °
Sab
24 °
Dom
24 °

POLITICA

Pubblicità

ALTRA POLITICA

Pubblicità

ESTERI

Pubblicità
HomeCopertinaDe Magistris, il truce stil novo e il metodo slide di Renzi

De Magistris, il truce stil novo e il metodo slide di Renzi

Pubblicità
GAIAITALIA.COM NOTIZIE anche su TELEGRAMIscrivetevi al nostro Canale Telegram
GAIAITALIA.COM NOTIZIE su WHATSAPPIscrivetevi al nostro Canale WHATSAPP

Gianni De Magistris 00di Mila Mercadante  twitter@Mila56170236

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ci si scandalizza per la volgarità con cui De Magistris si è espresso nei riguardi di Renzi durante un comizio elettorale e non ci si scandalizza neanche un po’ per i motivi che quella imperdonabile frase l’hanno provocata. Le reazioni scomposte non sono mai giustificabili, sono solo prevedibili. Dalle e dalle se rompe pure ‘o metallo, si dice a Napoli. Il Premier ce l’ha proprio messa tutta per sfiancare l’avversario e per fargli perdere il controllo, anche se va detto che a De Magistris il ruolo del Masaniello non dispiace affatto. La pessima sortita del sindaco va collocata nel contesto di un contrasto col Premier che si è inasprito a causa di Bagnoli: il capo del governo ha voluto trattare il primo cittadino di Napoli come un reietto e la città come una colonia. Come si può pensare di trasformare un territorio di 810700 mq, un tratto di mare di 170mila mq e 30mila mq di spiaggia escludendo i cittadini, il sindaco, gli enti locali, usando il solito metodo delle slide e senza fornire nessuna spiegazione?

 

Il sindaco di Napoli non è certo il miglior primo cittadino che si potesse desiderare, ma è un uomo di rara onestà, è uno che non mente neanche se il prezzo da pagare è l’isolamento politico. Non credo che la tensione esistente tra lui e Renzi giovi ai napoletani, ma tant’è. Il Presidente del Consiglio dapprima non ha voluto avviare la bonifica di Bagnoli per mettere all’angolo un sindaco che non gli aggrada, poi ha commissariato Bagnoli malgrado il profilo d’incostituzionalità di tale decisione e ha creato una “cabina di regìa” che si occuperà della riqualificazione dell’area ex Italsider e della sua ricostruzione. Da tutta l’operazione il Comune di Napoli è stato completamente escluso. Se non bastasse, pubblicamente il Premier ha addossato a De Magistris tutta la responsabilità per la mancata bonifica. De Magistris non avrebbe mai potuto avviarla, e Renzi lo sa benissimo: la bonifica può farla soltanto il governo centrale, e i fondi li stanzia il governo. In effetti i soldi sono arrivati solo dopo il commissariamento che – ripeto – non è un atto lecito.

 

Renzi è fiero di annunciare che regalerà a una città tra le più belle e problematiche del mondo un polo di attrattive turistiche, commerciali, tecnologiche, sportive e agroalimentari che lèvati. Con Renzi Bagnoli diventerà un paradiso in terra, del resto prima che ne facessero scempio per industrializzare vi si andava in villeggiatura. Per ora non si può festeggiare, ci sono troppe domande senza risposte. Dopo che avremo capito se esiste una reale fattibilità della rimozione della velenosa colmata (è un’operazione molto molto pericolosa), dopo che avremo saputo dove andranno le tonnellate di detriti e come verranno trasportate scongiurando il rischio di contaminazioni, dopo che ci avranno detto se chiameranno Harry Potter o un altro mago per separare le scorie tossiche da quelle non pericolose in modo da poter utilizzare queste ultime per costruire il porto (così come Renzi ha spiegato), dopo aver capito se ci vorranno molti più anni dei tre previsti per realizzare il progetto illustrato da Invitalia (che appartiene al Ministero dell’Economia), dopo che avremo appurato se il piano regolatore di Vezio De Lucia approvato nel 1994 verrà modificato (come ci pare di capire) oppure sarà rispettato al 100% come Renzi promette, dopo che ci avranno detto chi pagherà tutti i debiti accumulati, dove si prenderanno i soldi per ricostruire e quali interessi ha Caltagirone in questa faccenda, dopo che ci avranno detto quali misure di sicurezza verranno prese per prevenire tutti i pericoli derivanti dal rischio sismico dell’area, dopo tutto ciò bisognerà anche fare in modo che un dubbio più che giustificato non diventi certezza: visto che il sud se non lo ignorano lo colonizzano, il fantastico progetto per Bagnoli è o non è una forma di esproprio di risorse? Con la commistione tra pubblico e privato è chiaro che investitori stranieri, interessi clientelari e mercantili si metteranno in moto per accaparrarsi un luogo che teoricamente ha grandi potenzialità. Bagnoli diventerà un pezzo di città separato da tutto il resto che forse farà bene all’economia, ma di chi? Dei cittadini? La Bagnoli del futuro creerà lavoro stabile? Apparterrà ai napoletani onesti, oppure diventerà come la Costa Smeralda, che non appartiene più ai sardi ma agli arabi che l’hanno comprata?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(17 maggio 2016)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

©gaiaitalia.com 2016 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 

Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)

Torino
cielo sereno
12.7 ° C
13.9 °
12 °
70 %
0.3kmh
5 %
Mer
18 °
Gio
20 °
Ven
21 °
Sab
20 °
Dom
17 °
Pubblicità

LEGGI ANCHE

×