Da giorni si susseguono illazioni sul capo della Teocrazia vaticana: dalla Cina lo vogliono ammazzare (che non c’è da preoccuparsi, ci pensa il tempo, poi ne faranno un’altro), dall’est gliene vogliono, e ora che potrebbe dimettersi.
Si tratta di pubblicità gratis all’uomo che è riuscito a ridurre il prestigio della teocrazia medievale di cui è capo ai minimi storici, che pensa (o vuole che si pensi) che tutto ciò che non è riconducibile al suo credo è una fandonia e che suonare il piano dentro le mura vaticane sia meglio che dibattere pubblicamente senza dogmi.
P.S. Noterete che non abbiamo parlato della sua disgustosa omofobia né del suo gusto per il Divide Et Impera e nemmeno delle sue orrende scelte in fatto di copricapi…
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