Siamo rimasti con le ultime straordinarie notizie che arrivavano dal fronte associazionismo lgtb italiano. Un paio di matrimoni all’estero di quelli che avevano i soldi per farlo, con tanto di foto, smoking
e glamour coerente. Un paio di dichiarazioni che facevano tanto ”ci appelleremo alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo perché il nostro matrimonio sia riconosciuto in Italia” (come se si potesse obbligare uno stato sovrano a fare le leggi che si impongono dall’esterno) e ultima, la magnifica notizia di un nuovo Gay Pride a Bologna nel 2012, ché così rifacciamo il look al sindaco del PD dopo un paio di uscite infelici sulle questioni lesbiche e gay e conseguenti rettifiche. Ci sembra pochino o forse non siamo riusciti a renderci conto dell’importante che è stato per le coppie lesbiche e gay italiane senza diritti vedere che quattro di loro quattro hanno potuto sposarsi tra Oslo e New York… Se siamo così ignoranti da non capire qualcuno ci illumini…
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