di Daniele Santi
Torna sotto attacco la Global Sumud Flotilla. Droni, ordigni e granate stordenti lanciate a pochi metri dagli scafi, poi per non fare mancare niente agli attivisti per la pace portatori della grave colpa di non volere la Guerra, poi i droni scaricano ordigni carichi di gas urticante sul ponte. Danneggiato la Familia Madeira e la Alma ormeggiate in rada a Sidi Bou Said, magnifico luogo vicino a Tunisi che torna al centro della storia dentro il nuovo conflitto anti-palestinesi.
Colpite almeno sei delle quarantatré imbarcazioni della flotta che si sta dirigendo verso Gaza e adesso naviga in acque internazionali al largo di Creta. La firma non c’è, perché nessuno è scemo. O forse sono tutti matti. Alla Camera le opposizioni occupano l’emiciclo chiedendo “una scorta marittima e osservatori diplomatici”.
Subito dopo l’occupazione dei banchi parlamentari e dei banchi del governo da parte di PD, AVS e M5S, il vicepresidente della Camera Mulè ha fatto sapere che “il governo ha dato immediata disponibilità per venire a riferire alla Camera. Il ministro Crosetto, che oggi si trova in Lettonia, domani mattina verrà in Aula per riferire sui fatti oggetto delle vostre richieste”. Lo scrive Repubblica.
Visualizza questo post su Instagram
Sull’accaduto intervengono le opposizioni con comunicati durissimi. Una nota stampa di AVS scrive che “Gli attacchi subiti nella notte dalle navi della Flottilla sono per noi del tutto inaccettabili. AVS Roma e provincia sarà oggi alle ore 14 a Montecitorio alla conferenza stampa indetta dalla Global Sumud Flottilla, insieme a quanti chiedono al Governo chiarezza e risposte immediate. Riteniamo pretestuoso il continuo temporeggiare del Governo Meloni rispetto al riconoscimento dello Stato di Palestina. Una scelta che non solo contrasta con la sensibilità dei cittadini e delle cittadine scesi in piazza lunedì scorso, ma che mette a rischio anche la sicurezza delle nostre concittadine e dei nostri concittadini sulla Flottilla. Per questo continueremo a impegnarci al fianco della Palestina e a sostenere tutte e tutti coloro che, insieme a noi, si battono per la pace.
Tra loro vogliamo sottolineare il coraggio delle attiviste di Ultima Generazione, che da giorni portano avanti uno sciopero della fame davanti a Montecitorio per chiedere la protezione della Flottilla e il riconoscimento dello Stato palestinese. Nonostante siano state allontanate ieri dalle forze dell’ordine, oggi tornano a manifestare, con determinazione e dignità”.
Lo scrivono Valerio Zaratti e Marta Bevilacqua, co-portavoce Europa Verdi Roma e provincia
e Mauro Coldagelli, segretario Sinistra Italiana Roma e Area Metropolitana .
Anche il PD interviene con una nota stampa pubblicata sul suo sito ufficiale.
“Abbiamo chiesto” scrive la nota “la convocazione urgente della capigruppo perché quello che è avvenuto stanotte non è solo un atto di intimidazione ma un attacco non solo all’operazione umanitaria ma anche al nostro Paese“.
Così la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga, spiega la richiesta del Pd di una capigruppo dopo gli attacchi con droni alla Global Sumud Flotilla.
“Chiediamo che, prima di riprendere i lavori il governo ci comunichi, con una presenza del ministro Crosetto quali tipi di intervento si intende di mettere in campo per proteggere tutti i volontari coinvolti in questa operazione. Vogliamo capire di cosa si tratta, e come voglia reagire il governo italiano di fornte a quello che consideriamo un attacco di intimidazione del governo israeliano”.
Scotto e Corrado: l’attacco illegale in acque internazionali
Il racconto di Arturo Scotto e Annalisa Corrado dell’attacco di questa notte, con droni, bombe sonore e spray urticante mentre la Global Sumud Flotilla navigava in acque internazionali, lo pubblica Fanpage.
“Stanotte ci sono venuti a trovare, come già avevano fatto tutti i giorni, attorno alla mezzanotte con i droni”, spiega Arturo Scotto. Stavolta, però, “non si si sono limitati a spiarci ma hanno lanciato alcune bombe sonore sulle imbarcazioni, dei flashbang (petardi incendiari a scopo dissuasivi), gas urticanti e perturbazioni alle comunicazioni radio. Un chiaro avvertimento per dire: fermatevi”.
“Sono state danneggiate 11 navi, fortunatamente la nostra barca, la Karma, non è stata colpita anche se i droni ci hanno sorvolato a distanza ravvicinata”, continua Scotto. “La domanda è molto semplice, la facciamo a Tajani e ai governi europei: da dove partono questi droni? Siamo ancora molto distanti dalle acque palestinesi e israeliane. Siamo ormai a Creta, la stiamo costeggiando. Significa che partono da qualche altra piattaforme”, spiega Scotto, che incalza: “È un dovere spiegare da dove partono e interrompere questo flusso di droni perché è un attacco illegale in acque internazionali“.
Così chiude la nota pubblicata sul sito ufficiale del PD.
Visualizza questo post su Instagram
(24 settembre 2025)
©gaiaitalia.com 2025 – diritti riservati, riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)