Polis Aperta, il nostro orgoglio è un pride per tuttə

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Un’altra fumata nera per l’elezione dei capigruppo del Pd

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Luminarie accese per il Ramadan a Piccadilly Circus. Prima volta in Europa

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di D.S. Le farine che contengono anche atomizzazione di insetti dovranno avere etichette e scaffalature ad hoc. Lo ha detto un ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida in gran spolvero, con un annuncio che arriva mesi dopo quello dell’UE che diceva la stessa cosa. Fanno sempre la loro porca figura, diciamo. Il ministro che è cognato d’Italia ha dichiarato […]

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di G.G.

Polis Aperta, associazione Lgbtqi+ di lavoratori di forze di polizia e forze armate esprime il proprio rammarico per le parole utilizzate dagli organizzatori del “Rivolta pride” di Bologna che hanno voluto escludere l’associazione e i propri associati dalla sfilata di sabato 25 giugno. Ci è stato chiesto di non presentarci con i loghi e lo striscione dell’associazione, ma di partecipare in modo anonimo, quasi dovessimo nascondere chi siamo. Non è la prima volta che una tale discriminazione viene in atto: al pride di Bologna 2020 la stessa sorte toccò dall’Associazione Plus – Persone LGBT+ Sieropositive.

Attraverso i social sono state scritte parole pesanti come pietre, che ancora prima di colpire l’associazione in sè, feriscono le persone che ne fanno parte. Persone, che pur avendo scelto un lavoro, dove non sempre la comunità Lgbtqi+ è stata accolta a braccia aperte, hanno deciso di metterci la faccia. Di uscire allo scoperto, sfidando ogni convenzione per abbattere diffidenza e pregiudizi. Fin dalla nascita, l’associazione si è impegnata per il riconoscimento dei diritti civili, dalla legge Cirinnà al ddl Zan, per il riconoscimento degli alias alle persone in transizione e dell’omogenitorialità. Perché siamo consapevoli che solo tutelando le molteplici identità individuali della società si garantisce la difesa di quella democrazia che abbiamo deciso di rappresentare indossando una divisa. Pride è l’orgoglio di aspirare a una società dove tuttə sono ugualə davanti alla legge. Le polemiche sterili non ci interessano, impieghiamo il nostro tempo per costruire ponti, non muri. Le pratiche escludenti non ci appartengono, così come non ci appartiene il dileggio, la discriminazione, il pregiudizio che trasuda da certi toni. Questo odio non ci appartiene.

Così un comunicato stampa di Polis Aperta inviato in redazione.

 

 

(23 giugno 2022)

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