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E venne il giorno in cui Luca Zaia giustiziò Salvini

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di Giovanna Di Rosa #Sondaggi twitter@gaiaitaliacom #Politica

 

Gli ultimi sondaggi, – lo sappiamo che non ci credete ai sondaggi perché sono manipolabili, ce lo scrivete sempre – decretano la decapitazione politica di Matteo Salvini ad opera del Governatore del Veneto Luca Zaia salito agli onori del sondaggismo che non amate, con il 50% del gradimento, mentre Salvini precipita, perso nelle sue dirette social dalle quali cerca di far credere di vivere come un poveraccio, anche se è pieno di soldi.

Cosa ha fatto la differenza? Che anche nella bizzarra famiglia leghista dalla lingua lunga e la memoria corta – quella degli Zaia, dei Galan, dei Salvini – c’è chi in tempi di emergenza, come quella da Covid-19, si mette a lavorare a testa bassa per salvare i suoi concittadini e chi fa invece becera propaganda a suo uso e consumo, patetiche dirette sui social, sceneggiate di occupazione del parlamento che durano 24 ore (poi si è stanchi e tocca tornare alle amate dirette via social), e non trova il tempo di dire una parola compassionevole nei confronti delle decine di migliaia di persone che il Covid-19 si è portato via preferendo raccontare in diretta social cosa ha nel frigo.

Luca Zaia è il vero serbatoio di voti della Lega di Salvini (che in Veneto è la Lega di Zaia, per intenderci) ed il sorpasso di Zaia nel gradimento degli Italiani su Salvini non prepara un gran futuro al tribuno filo-ungherese per alcuni motivi: la Lega di Salvini è in perenne calo nei sondaggi; c’è una frattura interna alla Lega che vede contrapposti Salvini e Giorgetti, che è un po’ il cervello del movimento, diciamo; le scelte di Salvini di votare contro l’Italia in Europa insieme alla sua amica biondo-Le Pen e ai partiti del Nord che non vogliono gli aiuti al nostro paese preoccupa anche il suo elettorato; nella fase acuta del Coronavirus mentre Salvini blaterava, Luca Zaia prendeva decisioni che salvavano i Veneti dal disastro. E mentre Conte faceva il possibile, compatibilmente coi suoi mezzi Salvini gridava. Che è tutto ciò che sa fare. Ci sono poi le questioni dei processi: Fontana, salvini, la condanna al vicesegretario leghista-salviniano. Insomma il tribuno non se la passa bene.

Ed ecco il sorpasso. Un sondaggio Demos per Repubblica parla di Luca Zaia al 50% e di Salvini al 37% che precipita di 8 punti – ed anche la sua sodale sovranista filo-Ungheria Meloni non si sente molto bene

Prevediamo un redde rationem interno alla Lega in tempo relativamente brevi. Senza dimenticarci a che partito appartiene Zaia e cosa le alleanze di destra in Veneto hanno portato, a partire dalla questione sempre attuale del Mose. Nel frattempo Salvini gioca con le mascherine nere, già che c’era poteva mettersi un cappuccio alla Ku Klux Klan.

 

(5 maggio 2020)

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