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“I Cinesi mangiano i topi” o del senso di Zaia dalla Lingua Lunga per la convivenza civile

di Giovanna Di Rosa #maiconsalvini twitter@gaiaitaliacom #Zaia

La battuta di Zaia, governatore del Veneto, non uno qualsiasi, o meglio: uno qualsiasi che si trova ad essere il governatore del Veneto del partito con più problemi sul groppone della storia d’Italia… la battuta di Zaia “Abbiamo visto tutti i Cinesi mangiare i topi” (io no. Non li ho mai visti. In compenso ho sentito politici sparare merda) avrebbe una risposta immediata. “Beh, se anche li mangiano almeno li pagano con soldi loro”. E via con lo spettacolone e le battutone.

Ma succede che di battute in questo paese se ne dicono troppe. Troppi politici scambiano il proprio ruolo per quello di un guitto imbonitore che può dire qualsiasi cosa quando vuole e contro chi vuole. La battuta di Zaia è pericolosa perché ci sono in gioco i rapporti internazionali con la più potente nazione del mondo che in Italia ha investito miliardi e miliardi di euro. E non ci sono rimasti bene, i Cinesi, tanto che hanno diramato un comunicato che non avremmo voluto leggere. Perché è la risposta ad una battuta che nemmeno al cesso, lanciata al vento della destabilizzazione dal Governatore di una delle regioni che trainano il paese, esponente del partito che guida da mesi le intenzioni di voto e che dove governa fa disastri, che perde le elezioni e non presenta la sua candidata come leader dell’opposizione e che ha presunti rapporti economici e politici che rifiuta di spiegare.

Del resto Zaia, da dirigente leghista che è lì da tanto tempo, vanta rapporti con tutto il gotha del governo veneto da cronaca nera, a partire da Galan, che è l’ex governatore che lasciò la poltrona proprio per permettere a Zaia e alla Lega di prendersela, perché tra amici ci si fanno sempre favori. Perché non si sa mai.

Azioni di cristallina trasparenza, per chi voglia leggerle nel senso esatto che gli va dato, che è quello della spartizione delle poltrone e del potere fine a se stessa. Il potere per il potere, la battutaccia per il potere, il discredito per il potere, la perenne campagna elettorale per il potere e i posti chiave in Umbria ai veneti, che notoriamente conoscono i problemi dell’Umbria a menadito.

Quindi il gioco è chiaro. Fanno ciò che fanno e dicono ciò che dicono ed odiano come odiano, soltanto per mantenere il potere, come se si considerassero eterni, al di sopra di ogni sospetto, onnipotenti, padroni di tutto ciò che toccano e vedono. Se è così, e se la forma di governo è quella dello screditare, del dileggio, dell’indice, del “quelli mangiano i topi”, dell’accusa a chiunque pur di nascondere le proprie schifezze politiche, allora coloro che li votano dovrebbero cominciare a riflettere sul serio sul loro partito di riferimento. Non ci si aspetta naturalmente che lo facciano.

 


 

(29 febbraio 2020)

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