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Il giorno in cui Vito Crimi disse che bisogna “lasciare spazio alla competenza” evitando allo stesso tempo di dimettersi…

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di Daniele Santi #Politica twitter@gaiaitaliacom #maiconilM5S

 

Vito Crimi, il nuovo nume tutelare del M5S in liquefazione, o in disfacimento, come preferite, ha avuto ieri l’ottima idea di dire che questo è il momento in cui “bisogna lasciare spazio alla competenza”. Purtroppo alla sua saggia dichiarazione non hanno fatto seguito le sue dimissioni e la sua conseguente sparizione dal panorama politico italiano.

E’ la dimostrazione che al fascino dell’incapacità non si sfugge, soprattutto dopo che si è caduti nella trappola di votarla pensandola scienza, e che il pentastellutismo che si crede qualcosa è il vero virus che ha colpito l’Italia, indolore e insapore. Ma pericolosissimo. Addirittura venefico. Oseremmo dire. A quel fascino non sfugge nemmeno chi la protagonizza (scuserete l’ispanismo) e chi ritiene, a torto, e proprio grazie, o a causa, di quell’incapacità di essere diventato qualcuno nonostante sappia di poco. Per non dire di nulla. A parte quello che ha studiato.

Dunque il M5S in putrefazione, o liquefazione che dir si voglia, in totale ed assoluto silenzio dall’inizio della crisi del Coronavirus – figurarsi, l’unico rimedio al coronavirus sarebbe un vaccino, e loro, i pentadementi antivaccinisti, vorreste anche che parlassero? – ha affidato a Crimi il prode, già rimosso dalla dirigenza del M5S quando insieme a Roberta Lombardi venne eletto quale portavoce alla Camera senza colpo ferire, protagonista del riposino più fotografato della storia della Repubblica, si dà alle dichiarazioni distensive, suadenti e incredibili – nel senso che non ci si crede.

Altra cosa sarebbe se il buon Crimi insieme ai suoi compari dell’incompetenza e dell’immobilità, immediatamente dopo la dichiarazione “bisogna lasciare spazio alla competenza”, si fosse dimesso e gli altri in massa, e in massa avessero lasciato Camera e Senato prima che a buttarli fuori sia l’inevitabile destino. Così avrebbero realmente combattuto la Casta che odiavano e della quale sono diventati i rapidi, ed assai peggiori, sostituti, dando un colpo all’incompetenza che imperversa nel paese, soprattutto grazie a loro che da incompetenti in Parlamento sono entrati e da incompetenti ne usciranno. Certo, con un gran conto in banca.

Che è sempre il miglior curriculum.

 

(25 febbraio 2020)

©gaiaitalia.com 2020 – diritti riservati, riproduzione vietata

 





 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




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