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HomeCopertinaAttentato sul London Bridge: bufera su Scotland Yard

Attentato sul London Bridge: bufera su Scotland Yard

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di Redazione #Londra twitter@gaiaitaliacom #LondonBridge

 

Era un terrorista in libertà vigilata, braccialetto elettronico al braccio, l’attentatore del London Bridge che nel primo pomeriggio di ieri ha seminato il terrore in pieno centro a Londra, immobilizzato dalla folla nonostante sembrasse indossare una cintura esplosiva – poi rivelatasi falsa – prima di essere disarmato e poi freddato sul posto dalla Polizia inglese.

Scoppiano immediatamente le polemiche: si apprende che l’uomo, Usman Khan era stato rilasciato nonostante fosse stato condannato per i progettati attentati di al-Qaeda alla Borsa di Londra ed al Big Ben, mai andati in porto fino ad ora. L’uomo era stato arrestato nel 2012 ed era in libertà vigiliata dal 2018.

Ora governo e polizia sono sotto violento attacco dall’opinione pubblica e dal mondo della politica. L’attentato è stato naturalmente rivendicato dall’ISIS, quell’entità che Donald Trump aveva dichiarato “finita” con incoscienza infantile. Tre i morti, numerosi feriti.

 

(30 novembre 2019)

©gaiaitalia.com 2019 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 





 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




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