di Giovanna Di Rosa #Famiglia twitter@gaiaitaliacom #Pentaleghismo
Famiglia tradizionale? Pura propaganda filorussa. L’interesse per la donna-madre? Una bugia. Il congresso mondiale della famiglia: pura adesione a valori pseudo-cattolici legati alla real-fascistik putiniana e dell’estrema destra americana che fomenta l’odio contro le minoranze. Il governo pentaleghista è una bomba ad orologeria piena di bugie pronta ad esplodere.
I ladri di Pisa, come qualche mattacchione toscano li ha soprannominati, non vanno d’accordo su nulla e dopo che il M5S ha affossato l’emendamento dei fratellini d’Italia di Giorgia Meloni che voleva la castrazione chimica a tutti i costi perché per essere donne bisogna ragionare come i maschi forcaioli, votando con le opposizioni e dando un segnale di un certo peso a Salvini, si prepara la guerra. Intanto però decidono di affossare la misura nota come bonus baby sitter, facendolo comunicare all’INPS. Devono mettere i soldi nel reddito di cittadinanza, che vanno quasi tutti al sud e che non sono una misura propagandistica.
Eccolo l’amore per la famiglia del pentaleghismo favoloso raccontato a Verona.
Naturalmente Luigi Di Maio dice che non è vero. E lo dice all’Adnkronos smentendo quanto detto “da qualcuno” perché per lui l’INPS è “qualcuno” e informandoci che il “da 500 fino a 1.500 euro” e nei prossimo mesi verrà approvato “un provvedimento che prevede che le coppie avranno 50% di sconto sui pannolini, 50% per gli asilo nido e aiuti su baby sitter”, e chissà cos’altro ancora. Del resto ci sono le elezioni alle porte…
Di Maio però dimentica, son tante le cose da fare, che all’Adnkronos qualcuno dei suoi aveva rilasciato questa dichiarazione:
…come maggioranza in Commissione Bilancio non abbiamo votato mai in difformità, del resto sarebbe già uscito sui giornali allora, non oggi (…) il voucher baby sitter non è stato rifinanziato nel 2019 perché vi aderivano pochissime famiglie, nemmeno 10mila mamme e c’è un motivo: la ragione principale è che le mamme che optavano per il voucher dovevano rinunciare al congedo e le mamme non lo fanno, preferiscono tenerselo per esigenze dei figli”.
(4 aprile 2019)
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