di Paolo M. Minciotti #LGBTQI twitter@gaiaitaliacom #bergamopride
Dovevano riunirsi per una preghiera riparativa – no, non contro i preti pedofili – per mondare le anime dei peccatori che avrebbero partecipato al Bergamo Pride del 19 maggio prossimo, ma poi sono stati “minacciati”, ma non hanno denunciato le minacce per il loro buon cuore di cattolici integralisti; l’unica cosa certa, e non terrano la loro annunciata preghiera di riparazione del 21 maggio contro il Bergamo Pride, che è stata annullata.
Non è che il Popolo della Famiglia sia rinsavito. Forse hanno solo deciso che gli fa più comodo così e, francamente, in tempi in cui il pontefice romano si scaglia contro gli scandali della pedofilia tra i preti, andare a discutere della sessualità altrui non sembra proprio un ottima idea. Magari c’hanno anche pensato.
(15 maggio 2018)
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