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HomeCoherentia et honestateLega Nord e M5S condividono il vizietto delle firme false: sei condanne

Lega Nord e M5S condividono il vizietto delle firme false: sei condanne

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di Giovanna Di Rosa  #Leganord  twitter@gaiaitaliacom  #firmefalse

 

 

Tranquillizza sapere che il M5S non è in ottima compagnia soltanto per quanto riguarda i rigurgiti razzisti ed intolleranti, o per il tentativo di spostare l’asse politico italiano sempre più a destra, ma anche per il vizietto delle firme false. Tranquillizza perché conferma la nostra teoria, che abbiamo espresso più volte, di come il movimento di incapaci messo in piedi da Grillo e Casaleggio buon’anima, non sia altro che l’evoluzione perversa del progetto politico dei padri di tutte le bufale Bossi e Berlusconi, cioè Lega di Salvini e Forza Italia di Mediaset.

Il vizietto delle firme false è, come tutti i piaceri proibiti, foriero di godimenti e lussuria, e la Lega Nord ne ha fatto uso nelle elezioni regionali del 2010. Duecentodieci ne raccolse, afferma il Tribunale di Ravenna che ha condannato sei esponenti politici del ravennate a otto mesi, tra loro l’allora segretario del Carroccio di Faenza, insieme ad altri collaboratori. E’ l’agenzia ANSA a pubblicarne i nomi: qui.

L’accusa aveva chiesto due anni e mezzo di carcere, perché la lista della Lega Nord messa su con le 210 firme incriminate correva per la Regionali 2010, sarà che il fine giustifica i mezzi? e si sa – lo sanno anche quelli di Grillology in Sicilia, poi è sempre colpa di qualcun altro – che le firme false sono un reato perché violano la Legge Elettorale. E tutti i discorsi sulla coerenza e l’onestà vanno a quel paese. Con tutto il rispetto per le sei le condanne comminate e tre le assoluzioni.

La Lega Nord, insomma, tra figli di Bossi condannati, una cinquantina di milioni da restituire, le grida di Salvini sul “vogliono farci fuori” e le convergenze in Europa con il M5S, grandi manovre delle prove di dittatura in Italia con Alemanno e Storace, dà un grande esempio di onestà e democrazia. A qualsiasi costo.

 




(1 dicembre 2017)

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