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Massimo Gandolfini rinviato a giudizio per diffamazione

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di Paolo M. Minciotti, twitter@gaiaitaliacom

 

Massimo Gandolfini, Portavoce del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, è stato rinviato a giudizio dal tribunale di Verona con l’accusa di diffamazione nei confronti di Arcigay, dopo la dichiarazione, nel corso di un’assemblea pubblica, che la pedofilia sarebbe stata inclusa nell’elenco delle 58 identità di genere approvate dall’associazione. L’affermazione, come si evince dal video che trovate qui sotto, veniva mutuata da un’articolo di Repubblica del 4 luglio 2014 (che Gandolfini chiama “il settimanale Repubblica”), in un confuso riferimento ad definizioni utilizzate da Facebook che per redigere le 58 che Gandolfini incrimina, con raro spirito torquemadiano, si era avvalsa della consulenza di Arcigay: consulenza non vuol dire approvazione.

 

Il presidente di Arcigay Flavio Romani, aveva querelato per diffamazione Massimo Gandolfini, portavoce del comitato “Difendiamo i nostri figli” ed organizzatore del Family Day, che aveva In vari incontri aperti al pubblico e documentati da video pubblicati su YouTube, indicato Arcigay come un’associazione che, tra “le identità di genere”, accezione pronunciata a sproposito, approverebbe “la pedofilia”.

“Quando sono venuto a conoscenza della circostanza ho deciso di querelare il professor Gandolfini -dichiarava ai tempi Flavio Romani, presidente di Arcigay, ascoltato dal quotidiano LGBT Gayburgperché ritengo che le sue parole infanghino in maniera irricevibile ed estremamente grave la storia, il buon nome e le persone di cui è fatta Arcigay. Accostare la nostra associazione alla pedofilia offende nel profondo tutti i nostri iscritti e mette in cattiva luce il senso del lavoro che quotidianamente, da più di trent’anni, portiamo avanti in questo Paese per abbattere il pregiudizio e la discriminazione nei confronti delle persone gay, lesbiche e trans. Come Presidente di Arcigay non ho alcuna intenzione di tollerare le gravi e false affermazioni che Gandolfini ha fatto e reiterato più volte nell’ambito delle numerose conferenze sulla cosiddetta ideologia gender. Con le sue parole il professor Gandolfini ha provocato uno sfregio insanabile all’immagine di Arcigay e procurato incalcolabili danni al nostro lavoro. La pedofilia è un reato che giustamente prevede punizioni pesanti, ma è prima di tutto una pratica aberrante che si accanisce su chi è più indifeso, provocando spesso traumi irreparabili. Il professor Gandolfini ha più volte affermato e fatto credere che Arcigay “approvasse” la pedofilia, e di questo dovrà rendere conto all’Autorità Giudiziaria”, concluse Romani.

Di ieri la notizia del rinvio a giudizio del portavoce del Comitato Difendiamo i Nostri Figli ed organizzatore del Family Day.

 




 

(8 settembre 2017)

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