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Il M5S siciliano sana “l’abusivismo” di fatto: è la legge del “facciamo quel che cxxxo ci pare”

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di Giovanna Di Rosa, twitter@gaiaitaliacom

 

 

La tournée siciliana dei grandi statisti Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio, ritratti sorridenti e felici su biciclette all’uscita ha dato i primi favolosi risultati se è vero che, martedì scorso il candidato pentastellato alla presidenza della Regione Sicilia ha annunciato, affiancato dai prodi giovani già braccio destro e sinistro del Vate del Sacro Blog, una sanatoria di fatto per le case abusive. Il candidato alla presidenza della Regione Sicilia ha così avvallato la scelta del sindaco grillino di Bagheria, che vive in una casa abusiva. Di cosa vorrete mai stupirvi, ciò che pensa Beppe Grillo della mafia è noto dal 2014 e i grillini, con un tempismo che rasenta l’incoscienza, hanno scelto la giornata nella quale il sindaco anti-abusivismo di Licata è stato sfiduciato dal suo consiglio comunale ed ha dovuto rassegnare le dimissioni per rimarcare quello che è il rapporto del M5S con l’abusivismo, la protervia, l’abuso, tutte caratteristiche care alla mafia.

Ricorderete che il leader politico che odia tutto e tutti, con particolare attenzione a chi non è d’accordo con lui e lo sbugiarda, nell’ottobre del 2014 si era espresso da par suo sulla questione mafiosa arrivando a dire che la mafia “aveva una sua morale”, poi “corrotta dalla finanza”. Aveva quindi consigliato di quotare la mafia in Borsa” dato che in questo modo secondo lui ci si guadagnerebbe e sottolinendo come, nel 2014, nelle “organizzazioni criminali” ci fossero solo, eravamo nel 2014, “magistrati e finanzieri”, tutto senza portare uno straccio di prova naturalmente, perché il popolino del M5S va imbonito senza dare troppe spiegazioni. Tanto non le capirebbe. Aveva quindi “difeso” a suo modo Riina e Bagarella, e l’articolo dettagliato sui deliri del guitto genovese sono raggiungibili alla pagina del Secolo XIX.

 



 

Quindi nel giorno della sfiducia al Sindaco che l’abusivismo voleva combatterlo, ecco profilarsi all’orizzonte un Cancelleri a 5Stelle che, in nomine suffragii, ipotizza una sanatoria non scritta dell’abusivismo così da pilotare – bonariamente perché ogni buon padre ha un grande cuore – gli sguardi di coloro che con l’abusivismo qualcosa hanno da spartire verso la possibilità di sostenere il M5S alle regionali di novembre.

E Di Maio e Di Battista, ospiti di alberghi a 5Stelle il cui costo presumibilmente gli sarà rimborsato con soldi pubblici, dopo la fatica di sostenere in televisione il loro candidato, a rilassarsi in bicicletta con tanto di foto per i social. Se avete uno profondo senso di nausea siete vittima di un virus, non date la colpa a questi splendidi rappresentanti della mediocrità italiana al potere già messi a dura prova dall’allegra brigata delle firme false.

 




 

(10 agosto 2017)

 

 

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