La democratica Russia ha approvato in prima lettura lo scorso 20 gennaio una legge, ci cui abbiamo ampliamente parlato in più occasioni, che limiterà le attività della associazioni per i diritti umani nella dittatura neosovietica di Putin, grazie ad una vaga definizione che recita “organizzazione internazionale che pone una minaccia alla capacità difensiva e alla sicurezza dello stato, dell’ordine pubblico o della salute pubblica”. Nel mirino della legge già da tempo ci sono quelle organizzazioni che ricevono finanziamenti dall’estero.
Putin continua ad operare per il restringimento delle libertà individuali e di associazione, per limitare sempre di più i diritti umani delle persone che vivono in Russia limitando il più possibile con le leggi, e quando non ci riesce con la forza, ogni dissidenza sul territorio della Grande Madre Russia.
(22 gennaio 2015)
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