Pubblicità
martedì, Aprile 23, 2024
10.6 C
Roma
5 C
Milano
Pubblicità
PubblicitàBritish School Banner 2023

POLITICA

PubblicitàLancio Master 2023 Limited Edition

ESTERI

Pubblicità
Pubblicità
HomeNotizieAfrica, Nord Africa & Medio OrienteNo Pasdaran: Nell'Iran "riformista" le donne sono sempre più umiliate

No Pasdaran: Nell’Iran “riformista” le donne sono sempre più umiliate

GAIAITALIA.COM NOTIZIE anche su TELEGRAMIscrivetevi al nostro Canale Telegram

Iran Donnedi No Pasdaran

In Iran è cambiato il Presidente, ma non è cambiato per nulla il regime. La persecuzione continua e, se possibile, in maniera ancora più dura, tanto per far capire al popolo di non farsi troppe illusioni. Nonostante la grande partecipazione al voto delle donne, proprio il genere femminile continua a subire durissimi attacchi alla sua dignità da parte degli Ayatollah.

Immediatamente dopo la qualificazione della nazionale di calcio iraniana ai prossimi campionati mondiali in Brasile, il regime ha vietato alle donne di prendere parte alla festa organizzata, il 19 giugno scorso, per i calciatori della nazionale iraniana presso lo stadio Azadi di Teheran. La decisione del regime risulta ancora più umiliante quando si nota che “Azadi” in lingua farsi, significa proprio libertà.

Peccato che, in Iran, la libertà è solo quella dei clerici e dei loro burattini.

Ovviamente, però, la decisione del regime ha decisamente colpito le donne che, per reazione, si sono ritrovate fuori dallo stadio Azadi per manifestare il loro disappunto.

Nel primo video che trovate qui è possibile vedere la festa per la nazionale iraniana allo Stadio Azadi. Come vedete, tra il pubblico sono presenti solo uominii seguito, invece, le immagini delle proteste delle coraggiose donne iraniane fuori dallo stadio, con lo anche uomini che sognano un Iran diverso.

L’ennesima umiliazione al genere femminile è arrivata in questi giorni e, purtroppo, è ancora legata al mondo dello sportElham Asghari, nuotatrice professionista, si è vista annullare il suo record perchè, secondo le autorità sportive, avrebbe indossato un “costume troppo provocante”. La Asghari era riuscita a coprire una distanza di 20 km a nuoto nel Mar Caspio, cercando di battere il suo personale record. Per la cronaca, Elham Asghari indossava una muta che le copriva tutto il corpo e portava anche il velo. Di lei e della sua dignità di donna erano visibili solamente le mani e il viso…

Anche in questo caso, però, la repressione del regime non è passata insosservata. Elham ha ricevuto un enorme supporto dalla popolazione civile – soprattutto via Facebook – e il video che vi postiamo qui è stato girato dalla nuotatrice iraniana proprio per ringraziare tutti i suoi fan.

 

 

 

 

 

©No Pasdaran 2013
per gentile concessione
riproduzione vietata
tutti i diritti riservati
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
Pubblicità

LEGGI ANCHE